“Ho scelto di partecipare alla Resistenza perché vedevo sempre più difficile l’avvenire del mio Paese”: così, con grande semplicità e naturalezza, Francesco Innamorati spiegava la sua scelta di unirsi alla lotta partigiana, combattendo i fascisti e i nazisti sia nella sua Perugia che, poi, nel nord Italia, fino a contribuire alla liberazione di Venezia. Allievo di Aldo Capitini, avvocato, comunista, sempre attivo nella vita politica e sociale della sua regione, Francesco è stato ed è per l’Anpi e per la Cgil un punto di riferimento valoriale e umano, che resterà per sempre nel patrimonio delle due organizzazioni. “Con lui perdiamo un riferimento fondamentale per tutta l’Umbria democratica e antifascista – affermano Mari Franceschini, presidente dell’Anpi Umbria e Vincenzo Sgalla segretario generale della Cgil regionale – e questo ci carica di una grande responsabilità, quella di tenere sempre accesa la fiaccola della Resistenza che ha illuminato la nostra Costituzione e deve continuare a proteggere la Repubblica da qualsiasi tentativo di allentamento di quei valori che le partigiane e i partigiani, come Francesco Innamorati, hanno conquistato per le generazioni future”.
Perugia, 16 febbraio 2021
QUI L’INTERVISTA A FRANCESCO INNAMORATI REALIZZATA NEL 2019 DA SPI CGIL E ANPI PER L’ARCHIVIO DELLA MEMORIA PARTIGIANA —> https://fb.watch/3HkauBA2zu/