Con una comunicazione in cui, con orgoglio, si da conto dei lavori di “messa in sicurezza” della struttura, la Prefettura di Potenza ha fatto sapere che è tornato operativo il Centro Permanente per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio. Un carcere per migranti, di quelli creati da Napolitano, rinominati prima da Maroni e ampliati da Salvini, in cui si privano della libertà personale coloro il cui destino dovrebbe essere il rimpatrio. Nel considerare le risorse spese per tale struttura come beni inutilmente sperperati per mera propaganda elettorale, una domanda ai sostenitori “di sinistra” di Draghi e della ministra Lamorgese: ma anche questo fa parte dell’insieme di valori da difendere? Proviamo pena per coloro che oggi chinano il capo e che fino a pochissimi anni fa manifestavano contro la detenzione dei migranti. Zero in dignità
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, PRC-S.E.