Il Paese dei Super

Politica

Giganti burocratici e nani politici

Oscar Monaco – Dopo il Superbanchiere e il Superpoliziotto abbiamo anche il Supergenerale; siamo un paese superlativo che inspiegabilmente va a rotoli, probabilmente sotto i nostri piedi si estende un immenso giacimento di kripotonite.
Perché puoi avere anche la vista laser in grado di incendiare un meteorite che si avvicina minaccioso, e come ci hanno prontamente informato i giornali l’estate scorsa c’è addirittura lo 0,003% che questa possibilità si materializzi, ma se non ti sai guardare tutto attorno rischi di incendiare scuole, attività commerciali, cinema e teatri, un immenso focolaio insomma.
Forse il problema è che tutti questi Super, con la loro vista a raggi laser, sanno guardare lontanissimo il loro obiettivo, ma perdono sovente di vista le donne e gli uomini comuni, come quelli che aspettano dal nuovo Supergoverno il decreto ristori 5, e mentre i Supertecnici progettano la Superocietà del futuro, rischiano di chiudere definitivamente qualche centinaio di migliaia di comunissimi piccoli esercenti, che della mitica “distruzione creatrice” potranno godersi solo la prima parte, ché la seconda è roba da Supereroi.
Adesso mi scuserete se parlo fuor di metafora, ma mediamente la storia ci ha dimostrato che i tecnici, prestigiosissimi, illustrissimi, con curricula da far tremare le vene ai polsi, la politica non la sanno fare. E la politica non è il contrario delle scienze, è esattamente una scienza, autonoma, che richiede studio, impegno, approfondimento e pratica, come tutti i campi dell’agire umano, perché puoi prendere il detentore del record mondiale del cento metri piani e metterlo in un campo di calcio, brucerà tutti sullo scatto, ma il pallone nemmeno sa cosa sia.
Funziona così, irrimediabilmente, altrimenti ti trovi il Superbanchiere che con un discutibile lampo di genio, decide di fare “recuperare” le settimane di scuola perse prolungando le lezioni oltre la scadenza naturale, dimostrando una miserevole ignoranza del mondo della scuola o il Supergenerale che rimanda ad aprile la campagna vaccinale di massa, puntando sull’accumulazione mentre la terza ondata avanza, e occorreva essere superesperti di logistica per sfoggiare cotanto senno?
La verità è che la Politica, con tutti i suoi limiti, è l’unico campo in cui si cimentano pur con diversi approcci teorie e pratiche per rispondere alla sfida della complessità, altre scienze sono pensate per fare altro, non sono meglio o peggio, servono ad altro, semplicemente.
Temo che sarà un disastro, spero di sbagliarmi.