I primi passi di SuperMario non promettono niente di buono

Editoriali

Aristocrazia o kakistocratia?Per un anno, nonostante l’emergenza pandemica, i guastatori di prima linea del partito trasversale anti governo giallorosso hanno portato sistematicamente i propri colpi strumentalizzando non solo il virus ma anche i morti da esso provocati. E’ stata come una sfida all’ultimo sangue che non ha risparmiato colpi bassi e figure grottesche. Da una parte i partiti della destra, le Regioni (tutte), Confindustria, editori di giornali e tv con i migliori (nel senso di più pagati)editorialisti e conduttori . Dall’altra Giuseppe Conte e il suo governo e il commissario Domenico Arcuri. Posta in palio della sfida : la gestione dei 209 miliardi di euro dell’a Ue. Europa che, grazie anche alla litigiosità e inconcludenza dei partiti, ha pensato che 209 miliardi sono tanti e, quindi, meglio se a gestirli è un liberista fidato e capace come Mario Draghi. Con una velocità insolita e con la benedizione di Mattarella è stato affidato l’incarico per quello che in troppi si sono affannati a ripetere come un nevrotico mantra : il governo dei migliori, il governo kalos kai agathos, come dicevano igli antichi Greci, i belli e buoni. A frenare il “Te deum” a Draghi e ailla manciata di ministri veri da lui scelti ci ha pensato lo stesso Draghi che ha lasciato mano libera ai partiti esautorati dalla nomina dei ministri per nominare i sottosegretari. Una lista tra il grottesco e il ridicolo alla quale è stato detto chiaro e tondo che possono giocare ma chi comanda è “il più bello e il più bravo” : Mario Draghi. Draghi guida una squadra con valori e capacità alquanto differenti . E il Presidente del consiglio non ha nessuna intenzione di fare come il presidente del Catania degli anni 70, Angelo Massimino: che a chi gli faceva notare che alla sua squadra mancava amalgama rispondeva “Ditemi dove gioca e io lo compro”. Draghi non è supermario, non farà miracoli e non potrà fare quello che non è stato fatto in 20 anni. Imposterà le riforme fondamentali previste nella Next Generation Ue come richiesto dalla Ue, interverrà per sulla pandemia e si preparerà per le nuove scadenze. Teniamo bene in mente queste date. Il 3 febbraio 2022 giunge a termine il mandato presidenziale di Mattarella quindi dal 3 agosto 2021 scatta il “semestre bianco” in cui non si possono sciogliere le camere. Questo significa che o si va alle urne prima di agosto di quest’anno oppure nella primavera del 2022 oppure si va alla scadenza naturale della legislatura nel marzo del 2023. Situazione un po’ complicata che vedrà SuperMario Draghi protagonista sia nelle vesti di Presidente del Consiglio che in quelle di candidato alla Presidenza della Repubblica eletto dalla maggioranza attuale del suo governo. Ancora non abbiamo capito gli entusiasmi e gli applausi a questo governo dei “belli e buoni” . Per ora sono aumentate le bollette di luce, gas, carburanti, medicinali, secondo l’autorevole quotidiano francese Le Monde super Mario ha detto no alla proposta di Merkel e Macron di inviare di 13 milioni di vaccini all’Africa avrebbe chiesto lo stop all’export dei farmaci anti-Covid. Insomma piano piano emerge il vero volto dello sceriffo dell’economia europea. Intanto SuperMario stravolge la comunicazione istituzionale. Se Giuseppe Conte stilava i Dpcm e ci metteva la faccia, lui i decreti li controlla e alle conferenze stampa ci manda il ministro Speranza e la ministra Gelmini, quella del tunnel dal Gran Sasso al Cern. Nessuno ha capito i motivi ma se i decreti di Conte che parlavano di chiusure e isolamenti suscitavano reazioni inferocite da parte dei Salvini, delle Meloni, dei Governatori e dei giornaloni, i decreti di SuperMario suscitano solo applausi. .E questo è già un miracolo. Sarà anche il governo dei belli e dei bravi, il governo dei migliori. A qualcuno sembra invece il governo dei peggiori nel quale il l potere è affidato ai cittadini meno competenti e qualificati cioè i peggiori. Non aristocrazia ma aristocrazia.(p.l)

tratto dalla pagina facebook Per la sinistra che vogliamo