Centro antiviolenza, Ferroni (Prc Perugia): “Basta precarietà, dare stabilità al servizio”

Società

Apprendiamo da un comunicato dell’Associazione Libera…Mente Donna ets che il Comune di Perugia per il centro antiviolenza ha messo a disposizione anche nel periodo privo di copertura progettuale e convenzionale i fondi stanziati per il 2021. Tutto questo è stato possibile solo all’indomani del grido d’allarme lanciato dalla stessa associazione, con una convenzione scaduta il 5 marzo. Si tratta di una buona notizia, ma del tutto insufficiente. Noi infatti pensiamo che servano certezze per il servizio. Nei riparti delle politiche sociali sia a livello nazionale che regionale vanno individuate risorse continue per mettere fine alla precarietà di un’attività fondamentale. Il tema della violenza sulle donne è di drammatica attualità nel nostro paese anche durante l’emergenza sanitaria, con un alto numero di femminicidi che non sono altro che la punta dell’iceberg di una barbarie contro le donne tragicamente in crescita. Non dare stabilità ai centri antiviolenza significa lasciare sole le donne nella situazione di massima debolezza: è una scelta da respingere con forza.
Andrea Ferroni
Segretario Provinciale di Rifondazione comunista di Perugia