Saluto della “Sinistra per l’Umbria” al congresso comunale del PD di Perugia

Sinistra

La Sinistra per l’Umbria è un piccolo movimento politico che cerca di stimolare il dibattito politico, di rilanciare un pensiero critico, necessario ed indispensabile, per dare forza politica al dissenso. 
Viviamo un periodo di decadentismo, ogni persona è chiusa in sé stessa, ogni problema è vissuto individualmente, non si cercano risposte collettive, le ragioni sociali che determinano quel problema, le risoluzioni sono quasi sempre personalistiche e spesso sconfinano nel clientelismo.
La mancanza di lavoro per i giovani, spesso costretti a migrare all’estero, come fecero il loro nonni, per cercare lavoro e creare il loro futuro, è una delle tante questioni che la politica dovrebbe affrontare, ma ogni idea di condivisione, di solidarietà è considerata obsoleta, nei miglior casi, o addirittura inutili.
Il degrado sociale, le emarginazioni, le ingiustizie, le povertà, nascono, si sviluppano, si radicalizzano proprio da questa condizione.
Se tutto viene ridotto a misero economicismo si favorisce la disgregazione sociale.
Da questa situazione dobbiamo ripartire. Promuovere cultura, sollecitare il dibattito, cercare la partecipazione dovrebbero essere le nostre priorità.
Questa è la democrazia, se essa non è coniugata alla libertà, all’uguaglianza, al dissenso, alla partecipazione, non possiamo dire di vivere appieno la democrazia, non possiamo dire che la nostra sia una società democratica compiuta.
La politica ha abdicato a questo principio. Troppo spesso è schiacciata su un tatticismo esasperato, su una politique politicienne, dimenticando il progetto, una visione di società, una strategia vera e propria.
Queste sono le ragioni che creano disaffezione, scollamento fra istituzioni e cittadini, che allontanano i soggetti più deboli, quei soggetti che considerano inutile la politica e che avrebbero bisogno di forze politiche che affrontino seriamente la questione sociale: lavoro, scuola, sanità, ambiente.
L’assenza del conflitto è la causa principale. Senza conflitto la sinistra perde la sua natura: quella di rivendicare diritti e giustizia, quella di porsi credibile agli occhi delle classi sociali meno abbienti che pretende e deve rappresentare.
La rielezione di Mattarella a Presidente della Repubblica, denuncia questa crisi della politica: povertà culturale, mancanza di progettualità. Ed in questo mare grigio la sinistra si perde.
Eppure ci sarebbe bisogno di una sinistra forte e coerente, che cerca di aggregare i soggetti sociali della trasformazione.
Per fare questo che anche in Umbria, a Perugia, dovremmo creare un coordinamento ampio di tutte le forze progressiste e di sinistra.
Una volta tanto unire e non dividere
Una cosa ci ha detto questa elezione del Presidente della Repubblica, che la destra si è divisa, che il partito Fratelli d’Italia è isolato, chela destra si può battere, a Perugia, In Umbria, in Italia
Rilanciamo, quindi, la politica, diamo una visione alla nostra città. Perugia ha un recente passato di città di progresso e di cultura, di esempio nazionale, per le sue Università, per il suo tessuto sociale ed economico. 
L’Umbria e Perugia non erano solo famose per i baci perugina e per la siderurgia, era fiorente anche un settore tessile che si andava di anno in anno affermando in campo nazionale ed internazionale.
Su questo connubio fra cultura e lavoro, lavoro ed economia, lavoro e diritti dei lavoratori, che al politica seppe indirizzare, si crearono le basi dell’Umbria progressista, con una sanità pubblica efficiente.
I tempi sono ora diversi, quelle condizioni inesistenti, ma i bisogni delle persone sono gli stessi e solo rimettendo al centro i diritti delle persone potremmo riannodare un discorso che abbiamo da troppo tempo dimenticato.
Un capitalismo mercantile è storicamente superato da un capitalismo finanziario, ancora più rapace e disumano. E questo finanzcapitalismo, come Luciano gallino lo ha genialmente definito, è stata la causa delle recenti crisi economiche che hanno attanagliato la vita di tanti lavoratori, di tanti giovani, di tante persone.
Ma la finanza è stata una risposta alla crisi che il capitalismo mercantile ha iniziato a manifestare sin dai primi anni settanta ed è quindi una faccia del capitalismo che resta l’avversario per ogni idea alternativa di società


Attilio Gambacorta
Sinistra per l’Umbria