L’infantilismo cronico di certa sinistra duropurista è da asilo nido

Sinistra

di Andrea Scanzi, tratto dalla sua pagina facebook – Uno degli antichi vezzi della sinistra è quello di farsi ogni volta il partitino più duropurista di tutti. Succede ad ogni elezione.

Il risultato è sempre lo stesso, a prescindere dal nome (Potere al popolo, Unione Popolare, Forza Eskimo), dai leader e dalle (tante) belle persone che ci stanno dentro: il partitino non raggiunge MAI il quorum.

Ovviamente è successo anche stavolta: De Magistris aveva zero chance, infatti ha preso l’1.4% o giù di lì.

Questo tipo di voto, e di approccio al voto, ha un nome preciso: si chiama “vellleitarismo”.

Ognuno vota chi vuole, e ci mancherebbe, ma quell’1.4% è tecnicamente un voto buttato via. Non porta a nulla in termini concreti, e se quell’1.4% fosse andato a Fratoianni o Conte (i partiti meno distanti da Unione Popolare), avremmo avuto anche solo due o tre parlamentari di sinistra in più. E invece niente.

Siete contenti così, duropuristi? Ogni volta dovete fare per forza questa gara a chi ce l’ha più lungo, anzi meno corto?

A me, il vostro comportamento, sembra infantilismo cronico. E in tutta onestà, con la Meloni oltre il 26, certi comportamenti da asilo nido avrebbero anche un po’ rotto i coglioni.