Quello di Stefano Cucchi fu un brutale omicidio di Stato.
Perché Stefano non morì per un accidente, ma per le percosse subite mentre era in custodia di quello Stato che avrebbe dovuto invece proteggerlo, garantendo sicurezza e dignità.
Oggi, finalmente, non siamo più soli a sostenerlo. Vi è ora una verità processuale che lo sentenzia.
Una verità accertata dopo quasi 13 lunghi anni di una strenua battaglia legale da parte di una famiglia coraggiosa e determinata, contro menzogne infamanti, depistaggi, omertà e la gogna pubblica di una politica ripugnante, della quale vari esponenti siedono oggi alle più alte cariche dello Stato.
Ma in quelle aule sarà anche presente una donna straordinaria, la cui lotta per la giustizia e l’umanità è diventata fonte di ispirazione e simbolo di riscatto di fronte all’ingiustizia dei diritti e delle libertà negate.
È per noi un immenso piacere e un grande onore poter avere al nostro fianco in questo cammino Ilaria Cucchi. Insieme a lei combatteremo perché a chiunque vengano riconosciuti e difesi diritti e libertà.
Vogliamo esprimere a Ilaria e a suo padre Giovanni tutta la nostra vicinanza in questa giornata, a pochi giorni dalla scomparsa di Rita Calore, madre di Ilaria e Stefano.
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