Il Partito della Sinistra Europea è solidale con il popolo di Haiti nella sua lotta per la sua indipendenza e sovranità.
Per decenni Haiti ha subito le conseguenze della corruzione dei governi imposta dagli Usa che hanno portato avanti politiche che hanno fatto precipitare la popolazione haitiana in una drammatica situazione di povertà e di giustizia sociale inesistente.
La situazione è peggiorata nel 2021 con l’assassinio del presidente Moïse da parte di mercenari colombiani protetti dagli Usa, dopo aver denunciato pubblicamente che l’oligarchia del Paese voleva impadronirsi del governo con la forza.
Da settimane ormai la situazione nel Paese si fa molto più complessa con diverse proteste portate avanti da una popolazione che è stanca di vivere in povertà assoluta, governata dalla corruzione e che chiede l’allontanamento del Presidente del Consiglio, Ariel Henry, che ha richiesto l’intervento straniero nel paese.
Nei giorni scorsi, contingenti di “rapid action force” canadesi e americane sono stati dispiegati ad Haiti, rafforzando la proposta avanzata il 9 ottobre dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di aiutare il governo a riprendere il controllo di Haiti Prince Port.
L’arrivo di questi “aiuti” è visto con sospetto dalla popolazione di Haiti, che comprende che questo potrebbe servire da scusa agli Usa per effettuare un nuovo intervento militare nel Paese.
Il Partito della Sinistra Europea esprime la sua condanna che la situazione ad Haiti possa essere usata come pretesto per una nuova aggressione militare.
Il Partito della Sinistra Europea è solidale con la popolazione haitiana nella sua lotta per la vita, l’indipendenza e la sovranità e denuncia la situazione di estrema povertà in cui i governi servi degli Stati Uniti hanno precipitato il Paese.