Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni alle consultazioni - Ettore Ferrari /Ansa

L’ipocrisia della destra made in Italy

Editoriali

di Federica Porfidi – Nella disperazione del momento non siamo capaci neanche di rilevare che se la destra sembra rifuggire in battaglie di retrovia, in realtà la composizione del suo governo mostra i successi storici della sinistra e la loro sconfitta sul campo sia culturale che reale. Loro nell’Italia repubblicana hanno combattuto per una società patriarcale, per la famiglia legale, per la superiorità maschile, contro il voto alle donne, contro il divorzio, contro il diritto di famiglia che ha equiparato figli naturali a figli legali.
Si presentano davanti a Mattarella con una donna premier, col “compagno” e la figlia nata fuori dal matrimonio in braccio al padre in platea, tutti i loro leader con famiglie affatto tradizionali che più allargate non si può. Dimostrano che le nostre battaglie sono solo un po’ avanti in qualche momento, ma che poi sono universalistiche e per tutti, mentre loro difendono un mondo che non esiste e che neanche loro frequentano o ci credono, che vive solo nella facciata e neanche in quella. Non si vince solo nelle urne.
Sono la rappresentazione plastica della loro sconfitta culturale.
Ad ogni rivoluzione corrisponde una reazione d’assestamento ma alla lunga le idee libertarie non arretrano e diventano realtà inoppugnabile necessaria a tutti.