๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐
๐๐ฅ ๐ ๐ง๐จ๐ฏ๐๐ฆ๐๐ซ๐ ๐ข๐ง๐ข๐ณ๐ข๐๐ซ๐๐ง๐ง๐จ ๐ฅ๐ ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐ ๐๐ฎ๐ ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ฆ๐๐ฅ๐๐ ๐๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐, ๐ ๐๐๐ซ๐ฎ๐ ๐ข๐ ๐ ๐๐๐ซ๐ง๐ข, ๐ฉ๐๐ซ ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฆ๐๐ง๐ข๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ฎ๐ฆ๐๐ซ๐ ๐๐๐ฅ ๐๐ ๐ง๐จ๐ฏ๐๐ฆ๐๐ซ๐. ๐๐ง๐ข๐ณ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ข๐ง๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐๐ง๐๐จ ๐ฅ๐ ๐๐ฌ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐๐๐ง๐ญ๐๐ฌ๐๐ก๐, SinistraUniversitaria – UdU Perugia – Rete degli Studenti Medi Uds perugia ๐ฆ๐ ๐๐ก๐ข๐๐๐ข๐๐ฆ๐จ ๐๐ข ๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐๐๐ข๐ฉ๐๐ซ๐ ๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ ๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ข, ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐ข๐ง ๐ ๐ข๐จ๐๐จ ๐ข ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ข ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐ข.
Dalla Regione ai comuni lโattitudine in Umbria รจ e rimane la stessa cui abbiamo opposto fin ora una strenua opposizione: รจ da diverso tempo che le notizie riguardanti i centri antiviolenza della regione, luoghi di fondamentale importanza per tutte le donne, ci hanno messe in allarme. A partire da bandi che muovono pretese economiche irragionevoli ai quali si partecipa con la consapevolezza di avere poche speranze di vincere o di poterli realmente sostenere a lungo termine. Ovviamente i centri non sono in grado di sostenere spese di gestione cosรฌ importanti autonomamente, difficilmente unโassociazione che si basa sul volontariato puรฒ avere proprietร immobiliari e liquiditร propria. Bandi e mancanza di fondi che mettono costantemente a rischio unโattivitร imprescindibile nel quadro del contrasto alla violenza di genere.
Altra notizia circolata in questi giorni รจ una probabile chiusura del Centro Pari Opportunitร regionale, sostituita da un โgarante alle pari opportunitร โ (non รจ della creazione di nuove poltrone che abbiamo bisogno), su cui immaginiamo debbano confluire tutti gli oneri e le attivitร portate avanti fino ad oggi dal CPO. Viene da chiedersi che fine faranno tutti i progetti finanziati e da finanziare e rifinanziare, che fine faranno la biblioteca, la borsa di studio, i bandi volti a promuovere una cultura delle pari opportunitร . Altrettanto velocemente รจ circolata una smentita, si parla di errore nella produzione dei documenti, il solito tirare il sasso e nascondere la mano a cui la politica ci ha abituate e su cui restiamo vigili.
Tornando ai Centri Antiviolenza, parliamo di importanti realtร di riferimento per tutte le donne della provincia seppur facciano capo alla gestione diretta dei Comuni di Perugia o di Terni, luoghi sicuri per chi che scappa dalla violenza domestica e luoghi in cui rappresentare e rafforzare la lotta alla violenza e alle discriminazioni di genere attraverso il lavoro di personale formato globalmente per questo scopo. Parliamo di servizi messi a disposizione della collettivitร partendo dallโautorganizzazione di associazioni e singole cittadine che paradossalmente sono lentamente soffocati dalle stesse istituzioni che li utilizzano per colmare un vuoto nellโassistenza e nel contrasto a tale dilagante fenomeno sociale ma che โdimenticanoโ sempre piรน spesso di sostenerli.
Abbiamo giร perso una Pronta Emergenza capace di fare unโenorme differenza in situazione limite, abbiamo perso posti letto (ne restano 2 per lโintera provincia di Perugia) in un paese dove i numeri dei femminicidi sono allarmanti, dove i dati Istat ci forniscono un quadro spaventoso, (un report del 2019 parla di 88 vittime di atti di violenza ogni giorno: ogni 15 minuti รจ stata registrata una vittima di violenza di genere) non accettiamo che si facciano ulteriori passi in dietro, non accetteremo altre perdite e pretendiamo molti passi in avanti. Ogni vittima di violenza e femminicidio รจ e deve essere responsabilitร di tutti e tutte, singoli cittadini e cittadine ma, soprattutto, delle istituzioni.
Come RU2020 โ Rete Umbra per lโAutodeterminazione รจ nostra volontร e nostro dovere difendere con tutte le nostre forze queste realtร e non lasciare sole tutte quelle donne che hanno nei centri la loro unica speranza di emergere dalla violenza. Di sopravvivere alla violenza.
Per questo abbiamo deciso di convocare una manifestazione prevista per il 20 Novembre a cui invitiamo tutte le associazioni e le persone che insieme a noi vogliono tornare ad affermare con forza che non accetteranno una politica assente o dannosa nel contrasto alla violenza di genere, che vogliono ribadire chiaro e forte che in questa Regione, sui diritti delle donne, sugli orientamenti, sulle forme di famiglia, sulla libertร di scelta, non si accettano passi in dietro, ma solo grandi passi in avanti!