Ru2020 – Rete Umbra per l’Autodeterminazione: sui diritti delle donne non un passo indietro

Societร 

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Dalla Regione ai comuni lโ€™attitudine in Umbria รจ e rimane la stessa cui abbiamo opposto fin ora una strenua opposizione: รจ da diverso tempo che le notizie riguardanti i centri antiviolenza della regione, luoghi di fondamentale importanza per tutte le donne, ci hanno messe in allarme. A partire da bandi che muovono pretese economiche irragionevoli ai quali si partecipa con la consapevolezza di avere poche speranze di vincere o di poterli realmente sostenere a lungo termine. Ovviamente i centri non sono in grado di sostenere spese di gestione cosรฌ importanti autonomamente, difficilmente unโ€™associazione che si basa sul volontariato puรฒ avere proprietร  immobiliari e liquiditร  propria. Bandi e mancanza di fondi che mettono costantemente a rischio unโ€™attivitร  imprescindibile nel quadro del contrasto alla violenza di genere.

Altra notizia circolata in questi giorni รจ una probabile chiusura del Centro Pari Opportunitร  regionale, sostituita da un โ€œgarante alle pari opportunitร โ€ (non รจ della creazione di nuove poltrone che abbiamo bisogno), su cui immaginiamo debbano confluire tutti gli oneri e le attivitร  portate avanti fino ad oggi dal CPO. Viene da chiedersi che fine faranno tutti i progetti finanziati e da finanziare e rifinanziare, che fine faranno la biblioteca, la borsa di studio, i bandi volti a promuovere una cultura delle pari opportunitร . Altrettanto velocemente รจ circolata una smentita, si parla di errore nella produzione dei documenti, il solito tirare il sasso e nascondere la mano a cui la politica ci ha abituate e su cui restiamo vigili.

Tornando ai Centri Antiviolenza, parliamo di importanti realtร  di riferimento per tutte le donne della provincia seppur facciano capo alla gestione diretta dei Comuni di Perugia o di Terni, luoghi sicuri per chi che scappa dalla violenza domestica e luoghi in cui rappresentare e rafforzare la lotta alla violenza e alle discriminazioni di genere attraverso il lavoro di personale formato globalmente per questo scopo. Parliamo di servizi messi a disposizione della collettivitร  partendo dallโ€™autorganizzazione di associazioni e singole cittadine che paradossalmente sono lentamente soffocati dalle stesse istituzioni che li utilizzano per colmare un vuoto nellโ€™assistenza e nel contrasto a tale dilagante fenomeno sociale ma che โ€œdimenticanoโ€ sempre piรน spesso di sostenerli.

Abbiamo giร  perso una Pronta Emergenza capace di fare unโ€™enorme differenza in situazione limite, abbiamo perso posti letto (ne restano 2 per lโ€™intera provincia di Perugia) in un paese dove i numeri dei femminicidi sono allarmanti, dove i dati Istat ci forniscono un quadro spaventoso, (un report del 2019 parla di 88 vittime di atti di violenza ogni giorno: ogni 15 minuti รจ stata registrata una vittima di violenza di genere) non accettiamo che si facciano ulteriori passi in dietro, non accetteremo altre perdite e pretendiamo molti passi in avanti. Ogni vittima di violenza e femminicidio รจ e deve essere responsabilitร  di tutti e tutte, singoli cittadini e cittadine ma, soprattutto, delle istituzioni.

Come RU2020 โ€“ Rete Umbra per lโ€™Autodeterminazione รจ nostra volontร  e nostro dovere difendere con tutte le nostre forze queste realtร  e non lasciare sole tutte quelle donne che hanno nei centri la loro unica speranza di emergere dalla violenza. Di sopravvivere alla violenza.

Per questo abbiamo deciso di convocare una manifestazione prevista per il 20 Novembre a cui invitiamo tutte le associazioni e le persone che insieme a noi vogliono tornare ad affermare con forza che non accetteranno una politica assente o dannosa nel contrasto alla violenza di genere, che vogliono ribadire chiaro e forte che in questa Regione, sui diritti delle donne, sugli orientamenti, sulle forme di famiglia, sulla libertร  di scelta, non si accettano passi in dietro, ma solo grandi passi in avanti!