Cop27, Parigi è lontana: quasi nessuno ha rispettato l’accordo

Ambiente

La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) arriva in un contesto geopolitico teso, che rallenta ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi.

Il Climate Change Performance Index (CCPI) classifica dal 2005 i Paesi per performance in tema climatico, considerando emissioni, sviluppo di rinnovabili, efficienza energetica e politica climatica: le prime tre posizioni tuttavia rimangono ancora deserte, in quanto nessun Paese ha raggiunto i livelli necessari di contenimento della crisi climatica.

L’Italia in particolare si trova in un grave stallo rispetto a Paesi comparabili come Spagna, Francia e Grecia.

Per questo abbiamo bisogno di politiche energetiche forti, visto che siamo ben lontanз dal raggiungere la neutralità climatica.

La crisi energetica e la transizione ecologica si combattono insieme: serve un piano di uscita dall’economia dei combustibili fossili, per costruire un modello energetico a un prezzo equo e stabile nel tempo, senza speculazioni e senza impatti climatici, accelerando la produzione di energia rinnovabile e mettendo in primo piano l’efficienza.

È inoltre fondamentale una riforma ambientale del fisco: abolire i sussidi fossili, e disegnare tariffe di fornitura per garantire accesso equo all’energia verde per tuttз.

Fattori centrali per la lotta al cambiamento climatico sono anche modelli di mobilità sostenibile, con un cambio radicale di investimenti per il trasporto pubblico locale e l’eliminazione dei rifiuti con transizione ad economia circolare.

È ora di agire, anzi è già tardi. La lotta climatica è priorità assoluta per il nostro futuro.

Unione Giovani di Sinistra