Strategia energetica del governo non pervenuta

Ambiente

“In Italia, abbiamo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica eppure questa sicurezza energetica non viene assolutamente garantita dai primi provvedimenti che il Governo sta attuando e presentando. Ci riferiamo al tema della dipendenza delle fonti fossili e al provvedimento che riduce il gettito derivante dagli extraprofitti che ci fa guardare con nostalgia al Governo Draghi. Ci riferiamo alla grande questione del caro energia. Tutto evidenzia la totale mancanza di una strategia energetica per il Paese, quindi una totale mancanza della tanto sbandierata sicurezza energetica. Il nostro ordine del giorno mirava a dire basta alla costruzione di una politica energetica fatta con le interviste sui giornali dove, da una parte, si parla di nucleare, benché non facendo alcun distinguo tra nucleare da fissione o da fusione, mentre dall’altra si ripropone una forte dipendenza dalle fonti fossili e si dimentica la necessità di puntare con forza sul rilancio di un Piano strategico per le rinnovabili”.

Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, intervenendo, questa mattina, in Aula alla Camera, nell’ambito della discussione sulle disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri.

“In questa in questa occasione, – ha proseguito, – faccio notare come il governo nulla stia dicendo o facendo su provvedimenti importanti come ad esempio il decreto sulle comunità energetiche, molto atteso dal settore e da tante famiglie italiane, non solo da operatori. Noi speriamo che prima o poi questo governo ci dica come intende procedere in materia di energia, come intende riportare il nucleare in Italia, su cui noi siamo assolutamente contrari, ma anche in virtù del fatto che c’è stato un referendum”.

“Aspettiamo una risposta a tutte le nostre domande: nascondersi è irriguardoso nei confronti della Camera dei Deputati, del Parlamento, delle cittadine e dei cittadini tutti. Si ripropone un film già visto pochi giorni fa, quando non si è spiegato come verranno utilizzate le risorse sull’aumento di 30 unità nello staff del ministro Pichetto Fratin e di 15 in quello del ministro Valditara. Ecco, – ha concluso Bonelli, – abbiamo presentato un ordine del giorno che mira a impegnare il governo in maniera chiara sulla strategia energetica, uno dei punti più urgenti sui quali questo Parlamento dovrebbe essere chiamato a esprimersi”.