“Pronto Soccorso quotidianamente in sofferenza, continuo incremento di letti e barelle nei corridoi delle degenze, servizi malfunzionanti e insufficienti, manutenzione ordinaria praticamente inesistente, con conseguente inevitabile degrado del bene pubblico”. E ancora, “carenza cronica di risorse umane, a causa di mancati investimenti nelle assunzioni, con la conseguente fuga di molti professionisti dalla nostra regione in cerca di una stabilità e condizioni di lavoro migliori”. È un quadro davvero critico quello che la Fp Cgil di Perugia descrive per l’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia. “Non si può pensare di andare avanti contando sulla buona volontà ed abnegazione del personale – scrive in una nota la segretaria generale della Fp Cgil di Perugia, Donatella Renga – personale che si spende spesso sopra le proprie forze per dare risposte ai problemi dell’utenza”. Quello che serve per uscire da questa situazione, secondo Renga, è “una seria e fattiva politica di investimenti, senza la quale non sarà più possibile garantire un giusto diritto alla salute, come sancito dall’art.32 della nostra Costituzione”.
“Non è invece accettabile – continua la segretaria Fp – una dirigenza che nasconde il proprio immobilismo dietro gli errori delle precedenti gestioni. Abbiamo assistito dal post-concorsopoli a varie nomine e sostituzioni di direttori e forse proprio qui sta il problema – conclude Renga – per andare avanti non bisogna sostituire per sostituire, ma sostituire per cambiare”.