Salvini , giù le mani dal diritto di sciopero

Lavoro

Il ministro leghista Matteo Salvini si fa cinicamente campagna elettorale attaccando di nuovo il diritto di sciopero con il blocco di quello dei trasporti regolarmente indetto per domenica 19 e lunedì 20 da USB, CUB, SGB e assemblea del personale viaggiante.

La motivazione contenuta nella delibera della nuova commissione di garanzia di nomina meloniana, riunita con rapidità inusuale alla prima segnalazione del ministro, ha dell’incredibile: lo sciopero viene sospeso perché potrebbe ottenere una larga partecipazione.

Capiamo che al leghista Salvini gli scioperi non piacciono e preferisca quelli che non riescono per poi tacciare le organizzazioni sindacali di non rappresentare i lavoratori, ma, guarda caso gli scioperi si fanno proprio con lo scopo della massima partecipazione.

Solo un cinismo unito all’arroganza del potere può spiegare attacchi ai diritti costituzionali incuranti delle regole democratiche come questo e come la riduzione a quattro ore del regolare sciopero di 24 ore dei trasporti del mese di dicembre scorso ad opera dello stesso ministro.

In quel caso Usb disobbedì coraggiosamente al diktat del ministro leghista e il Tar successivamente ha dato ragione al sindacato di base sanzionando come illegittima la precettazione. Sosterremo tutte le iniziative messe in campo affinché anche questo nuovo tentativo intimidatorio abbia la risposta che merita.

Rifondazione Comunista sostiene la costruzione di un ampio fronte sindacale e democratico per rilanciare le lotte in risposta alla protervia della destra fascioleghista che da un lato assume misure antipopolari che colpiscono i redditi, i diritti e i servizi pubblici e dall’altro reprime le lotte per cancellare le voci che
smascherano quelle politiche.

Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea