La Vittoria di Ferdinandi e de “Un patto avanti” alle recenti elezioni comunali di Perugia oltre ridare alla città e a tutta l’Umbria una amministrazione veramente progressista ed innovativa, crea nuovi scenari impensabili e solo sperati fino a pochi mesi fa.
Noi di Rifondazione Comunista di Perugia, non solo per i trascorsi di Vittoria e per il suo notevole impegno nel sociale e nella cura degli ultimi, fin da subito abbiamo caldeggiato la sua candidatura ma siamo stato in parte anche motore fondamentale della sua progettualità politica.
Ora il contesto cambia radicalmente, tutto è possibile e noi, come sempre, saremo della partita con il nostro bagaglio di ideali, proposte e militanza.
Con questo spirito abbiamo affrontato non solo le elezioni amministrative, dove abbiamo finalmente rieletto nostri iscritti nei vari Comuni dell’Umbria impegnati nelle elezioni ma anche la decisiva sfida delle elezioni europee.
Insieme a tante e tanti altri abbiamo creduto nel progetto del movimento politico pensato fra i primi da Michele Santoro e Raniero La Valle, partecipando ad una cosiddetta “lista di scopo” per portare negli scranni del massimo consesso europeo le ragioni della pace, del disarmo, della trasformazione economica delle fabbriche della morte, nel chiedere a gran voce che i fondi destinati agli armamenti siano girati ai ben più gravi problemi legati al mondo del lavoro e della riconversione ambientale.
Contro tutti abbiamo raccolto in poco più di tre settimane 100000 firme in tutta Italia, con il nostro determinante apporto in termini di logistica e di militanza vincendo anche cavilli buracratici che tendevano ad escluderci dalle competizione elettorale. La nostra presenza ha costretto anche altre forze politiche a dover immettere, gioco-forza, il tema della fine delle guerre nei programmi elettorali, tema altrimenti quasi scomparso dal dibattito.
Mezzo milione di persone in tutta Italia ha creduto in questo progetto e ci ha dato la forza per proseguire su questa strada fondamentale per il futuro del mondo intero.
Le imminenti scadenze elettorali vedranno, quindi, le nostre proposte per la cacciate degli affaristi che in questi tremendi anni hanno maramaldeggiato sulle nostre vite: sanità sempre più privata che causa liste d’attesa infinite, progressiva scomparsa dei luoghi di cura di prossimità, scelte inopinate a livello ambientale, totale disinteresse per le molteplici vertenze lavorative che sempre più riguardano anche il nostro territorio.
Anche in virtù dei nuovi positivi scenari europei che si stanno determinando in questi giorni in Inghilterra e soprattutto in Francia dove è stata sventata la presa del poter da parte dei neofascisti, faremo questo lavoro di grande sforzo progettuale per un nuovo tipo di patto tra coloro che hanno in comune valori, proposte e idee anche in base alle scellerate leggi elettorali, totalmente antidemocratiche, che non hanno mai visto il nostro consenso.
Affinchè ci sia un dibattito veramente vicino alle esigenze dei cittadini e delle cittadine (sempre più sfiduciati e delusi) della nostra Regione riteniamo che tutti e tutte dovremmo imparare dalla lezione data dall’andamento popolare e inclusivo che hanno liberato Perugia e altri Comuni dal giogo delle destre.
Nessun appetito personalistico dovrà inficiare le future scelte, nessuna logica vanamente partitica dovrà prevalere.
Rifondazione Comunista da sempre si fa portatrice sana di questi valori.
Noi ci siamo e ci saremo.
Rifondazione comunista di Perugia