DL CASE da incubo

Editoriali

Il DL Casa, o Salva Casa, come chiamato da Salvini, ha ben poco di salvifico, soprattutto per il nostro patrimonio culturale e paesaggistico. Si tratta di un vero e proprio “DL Case da incubo”.

Gli emendamenti approvati in Commissione Ambiente alla Camera introducono un condono edilizio indiscriminato, permettendo la sanatoria di costruzioni abusive, incluse quelle in aree protette. Inoltre, il decreto legge facilita i cambi di destinazione d’uso, ignorando gli standard urbanistici e violando il principio costituzionale di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Questo porterà a processi di gentrificazione e ‘turistificazione’, danneggiando residenti, studenti e artigiani dei centri storici.

Ulteriori emendamenti riscrivono le soglie minime per l’abitabilità, abbassando gli standard igienico-sanitari e legittimando soffitte e seminterrati come mini case per giovani, compromettendo la qualità abitativa. Infine, un emendamento della Lega allunga da 90 a 240 giorni il termine per demolire opere abusive, rendendo inefficace la lotta all’abusivismo edilizio. Non è un decreto salva-casa, ma un decreto sfascia-regole, una sanatoria ‘liberi tutti’ e un doppio regalo ai costruttori.

Angelo Bonelli

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