Sotto la formula “Legge sulla famiglia” la Regione Umbria e la giunta Tesei hanno approvato, negli scorsi giorni, una sostanziale modifica al Testo Unico in materia di Sanità e Servizi del 2015.
La modifica si muove seguendo volontà precise e, dietro a formule volutamente generiche e mistificatorie, nasconde la volontà di limitare e attaccare l’autodeterminazione delle donne, ridurre il ricorso all’ivg e riproporre un modello di famiglia retrogrado, fermo a mezzo secolo fa, totalmente anacronistico e raccoglie tutto questo calderone di perbenismo e becero conservatorismo sotto un generico riferimento alla sussidiarietà.
Nulla che riguardi il sostegno al reddito delle famiglie, nulla che riguardi la gratuità degli asili nido, nulla che riguardi la riqualificazione e il potenziamento dei consultori.
Alla destra umbra, alla destra italiana tutta, non interessa nulla dei diritti delle persone, in particolar modo delle donne, interessa solo modificare leggi affinché tutto cambi non nell’interesse dei cittadini ma solo in nome di idee retrograde e, talvolta, nostalgiche.
Non è con misure ideologiche e di facciata che si fronteggia la crisi demografica che la nostra Regione attraversa!
In vista delle imminenti elezioni regionali Foligno in Comune c’è e ci sarà, con tutte le sue forze, nei prossimi mesi per contribuire alla costruzione di un’alternativa credibile, di grande peso politico e vincente a questa destra, ormai sempre più inadeguata.