No all’Autonomia Differenziata: partita anche in Umbria la raccolta firme

Politica

“L’Umbria è una delle regioni che rischia di essere messa in ginocchio dall’Autonomia Differenziata, si parla sempre di spaccare in due il Paese tra Nord e Sud, ma anche una piccola regione centrale come la nostra pagherà un conto molto salato per questa riforma”. È partita stamattina da Perugia la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata in Umbria, una campagna che vede fianco a fianco organizzazioni sindacali (Cgil e Uil), partiti (Pd, M5S, Sinistra Italiana, Italia Viva, Rifondazione Comunista, Socialisti e Demos) oltre a un’ampia rete di associazioni. 

Sono già centinaia le firme raccolte in poche ore ai banchetti allestiti in piazza Italia a Perugia e tra queste ci sono anche quella della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, che ha scelto Perugia per l’avvio di questa campagna, e quella della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. 

“L’Umbria è una Regione che spende per il welfare e il funzionamento istituzionale più di quanto raccoglie con il proprio gettito fiscale – hanno spiegato in una conferenza stampa tenuta in piazza i rappresentanti del comitato referendario umbro – questo significa che con l’Autonomia Differenziata la nostra sarà una regione più povera e con meno servizi. Oltre a questo c’è l’insensatezza di una riforma che punta a creare tante piccole patrie, frammentando politiche fondamentali come quelle del lavoro, dell’istruzione, delle infrastrutture e delle grandi transizioni energetiche ed ambientali. Un gioco tutto politico, che prevede uno scambio tra le forze di governo interessate alle proprie bandiere elettorali – federalismo, premierato e riforma della magistratura – ma che andrà a minare le basi della nostra Costituzione”. 

La raccolta firme – obiettivo minimo 500mila sottoscrizioni in 70 giorni – da oggi proseguirà su tutto il territorio nazionale e regionale con banchetti e iniziative a cura del comitato referendario, che annuncia un’estate di forte mobilitazione contro un progetto che vuole “spaccare il Paese”. Presto sarà possibile firmare anche online nell’apposita piattaforma www.referendumautonomiadifferenziata.com.