Tratto dalla pagina facebook di Nicola Fratoianni.
Il Paese ci chiede di lavorare per l’unità, per mandare a casa questa brutta destra e costruire l’alternativa. Facciamolo, a partire da un programma comune e condiviso
«Il campo largo? Spero si possa uscire in fretta dagli aggettivi per concentrarsi sul merito delle
questioni. Allora vorrà dire che i veti sono finiti e che tutto per noi sarà più semplice». Nicola
Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, Alleanza Verdi e Sinistra, è appena rientrato da Genova. Insieme a Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Bonelli era sul palco di piazza De Ferrari, davanti a migliaia di persone, per chiedere al presidente della Regione Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio, «di dissequestrare la Liguria». «Lo abbiamo detto da Genova» aggiunge Fratoianni, che è «la tappa di un percorso».
❓In che senso?
🎙️«Nel senso che è stata un’altra occasione dopo le Europee per fare un salto di qualità. Genova ha
sicuramente una sua storia, un suo contesto, è stata una piazza di opposizione politica e sociale che chiede un Paese normale. Voglio però essere chiaro, nessuno emette sentenze che toccano soltanto alla magistratura. Detto questo, di fronte al governo di una regione che mostra questo quadro di opacità, credo che sia necessario restituire ai liguri la possibilità di scegliere il loro futuro».
❓Diceva che Genova è stata un’altra occasione. Perché?
🎙️«Per più di due anni, dopo il voto, non ci sono state manifestazioni comuni. Abbiamo visto diverse
opposizioni a cui alcuni di noi hanno portato il loro saluto. Noi dal Pd in piazza del Popolo, loro alle nostre feste. Insomma, una serie di incroci, ma mai un appuntamento comune. Con la manifestazione di piazza Santi Apostoli, contro il premierato e l’autonomia differenziata, e ora con Genova, dimostriamo che qualcosa si sta muovendo, che le opposizioni vogliono costruire attorno a temi concreti anche l’ossatura di una proposta su cui tutti quanti possono convergere».
❓Prende sostanza il progetto del Campo Largo?
🎙️«Ecco, mi piacerebbe che queste aggettivazioni venissero liquidate, dando così a tutti noi la possibilità di concentrarci sul merito delle questioni, mettendo anche da parte i tanti veti a cui abbiamo assistito. Sarebbe effettivamente tutto più semplice, tutto più comprensibile anche per le persone».
❓Renzi ha spiegato di non avere più veti, che l’alleanza è possibile.
🎙️«Per quanto ci riguarda noi non ne abbiamo mai posti, piuttosto li abbiamo subiti, i veti. Poi a volte vediamo che qualcuno che ha pochi voti mette tanti veti, ma preferisco concentrarmi sulle questioni di merito. La nostra opposizione è una battaglia di resistenza contro l’agenda di
questo governo».
❓E il programma da dove potrebbe iniziare?
🎙️«Guardi, secondo me l’attuazione del programma dovrebbe muovere dalla Costituzione, al cui interno ci sono già tutti i temi per cui battersi, la salute, il lavoro, il salario. Noi siamo e vogliamo essere alternativi e continueremo a dirlo».