I morti nel crollo di Scampia non sono vittime di una fatalità ma del menefreghismo dei governi che da due decenni non investono sull’edilizia popolare. Non solo non si costruiscono nuove case popolari ma non si investe neanche sulla manutenzione. Purtroppo da anni i governi neoliberisti di centrosinistra e centrodestra hanno cancellato dall’agenda l’edilizia sociale e hanno lasciato degradare il patrimonio pubblico. Il PNRR poteva essere l’occasione per una grande opera di recupero del patrimonio abitativo pubblico e di un piano casa che affrontasse l’emergenza abitativa. 700.000 famiglie che hanno diritto all’assegnazione non ricevono risposta mentre ci sono almeno 50.000 appartamenti vuoti perchè necessitano di lavori. Lo stesso superbonus poteva essere indirizzato prioritariamente alla riqualificazione delle case popolari. Il menefreghismo della politica è tale che sulle case popolari gli ex-IACP diventati aziende debbono pagare anche l’IMU. Tragedie come quella di Scampia non devono più ripetersi. Si investa immediatamente in un piano per l’edilizia sociale lasciando perdere grandi opere inutili come il Ponte sullo Stretto che servono solo ad arricchire i soliti gruppi lobbistici. Gli abitanti delle Vele di Scampia da 30 anni lottano per l’abbattimento o la riqualificazione. Erano state dichiarate inagibili dal 1997. Le vele furono dichiarate inabitabili fin dal 1997. L’ultima vela abbattuta è stata la vela verde nel 2016 con la giunta de Magistris e agli abitanti erano state assegnate le case. La vela Celeste – dove c’è stato il crollo – doveva essere ristrutturata per uffici, e anche dell’età degli occupanti si evidenzia che in realtà ci sono state nuove occupazioni senza che nessuno nelle istituzioni se ne sia “accorto”. Quando non c’è risposta all’emergenza abitativa e i bisogni sociali non vengono considerati una priorità si creano i presupposti per tragedie. Da Rifondazione Comunista solidarietà ai familiari delle vittime di Scampia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Coccia, segretaria della Federazione di Napoli del Partito della Rifondazione Comunista