L’Associazione UmbriaLeft sostiene la candidatura di Stefania Proietti, che è testimone dell’insegnamento di San Francesco e Aldo Capitini, della lotta contro tutte le guerre e per la pace, e ha dimostrato in questi anni capacità di buon governo ad Assisi e alla presidenza della Provincia di Perugia.
L’Associazione UmbriaLeft evidenzia che, dopo cinque anni di governo dell’Umbria da parte della destra, la nostra regione non ha arrestato un grave declino economico e sociale, che dura da anni. L’Umbria è più povera, il lavoro è sempre più precario. Gravi permangono le difficoltà dell’industria manifatturiera. Si aggravano la crisi demografica e le difficoltà delle zone interne. Permane interrotta la fuga dei giovani altamente istruiti.
La guerra, come portato della crisi della globalizzazione capitalistica, è sull’orlo di passare da una guerra mondiale a pezzi, come dice Papa Bergoglio, a una guerra totale, mentre assistiamo inerti alla carneficina di Gaza e all’aggravarsi del conflitto in Ucraina e in Russia. Siamo entrati in un sistema di guerra che va assolutamente bloccato. Oggi la lotta per la pace è la priorità assoluta.
Importante è anche cambiare radicalmente il modello di sviluppo regionale, sempre più fondato sul lavoro povero, sul lavoro nero e su bassi salari. Il lavoro, il diritto al lavoro, resta questione centrale, da affermare per garantire i diritti sociali e i diritti civili nella nostra regione.
Quindi, pace, lavoro e beni comuni, cioè beni della comunità umbra, che devono essere valorizzati ed estesi, resi efficienti ed efficaci, a iniziare dal sistema sanitario regionale pubblico, portato allo sfascio da una politica della destra tesa a sostituirlo con un sistema privato e con le assicurazioni.
La Sanità in Umbria è oggi un’emergenza politica e culturale.
L’Associazione UmbriaLeft ritiene che occorra una svolta politica, superando anche le vicende storiche del centrosinistra dell’Umbria, con una proposta politica innovatrice, incentrata su politiche per la pace, del lavoro e per la Sanità pubblica.
Per questo avanziamo la proposta alle associazioni per la pace, alle liste civiche cittadine e territoriali, ai comitati, ai movimenti, alle forze intellettuali, alle singole personalità, di dare vita a una lista civica progressista e di sinistra plurale, unitaria, e non di sola testimonianza, per dare una nuova speranza di giustizia sociale e progresso economico alla nostra Umbria.