Ostaggi di Sangiuliano e della sua inadeguatezza

Editoriali

In questi giorni avremmo potuto parlare di tante cose.

Degli stipendi troppo bassi, della precarietà di milioni di lavoratori e lavoratrici, delle famiglie che perdono sempre più potere d’acquisto e non ce la fanno più.

Della sanità pubblica sempre più prossima al collasso, tra mancanza di personale, fondi e strumentazione che porta a liste d’attesa interminabili e a pagare di tasca propria le visite.

Della crisi climatica che si abbatte su tutto il Paese, da nord a sud, tra piogge torrenziali e siccità estrema.

Del genocidio in corso a Gaza da parte del governo israeliano che fa di tutto per non giungere ad un accordo, oppure della totale assenza della diplomazia nella guerra in Ucraina.

Del fatto che intere generazioni rischiano di andare in pensione a 70 anni e con cifre da fame.

Dei giovani che se ne vanno dall’Italia, in cerca di speranza, di un futuro che qui non vedono.

Della crisi abitativa tra affitti alle stelle, sfratti, speculazione e turismo che si mangiano le nostre città.

Di milioni di italiane e italiani che non hanno la cittadinanza anche se sono nate e/o cresciute in Italia.

In questi giorni avremmo potuto parlare di tutto questo, ma non è stato possibile perché siamo stati ostaggio di Sangiuliano, della sua indecente inadeguatezza, e di un governo che non ha avuto il coraggio di fare l’unica cosa giusta: pretenderne le dimissioni immediate.
Meloni sarebbe dovuta intervenire prima, ma ha deciso di non farlo.

Ora che questa telenovela è finalmente terminata, con le dimissioni del ministro Sangiuliano, Meloni e il governo potrebbero parlare dei problemi reali di cittadini e cittadine? E dare qualche risposta, sempre che le abbiano…

Nicola Fratoianni

AlleanzaVerdiSinistra