Elezioni Umbria, il commento di Orfeo Goracci: “Non ci aspettavamo risultati straordinari”

Editoriali

Pubblichiamo il post facebook di Orfeo Goracci sulle elezioni in Umbria.

COMMENTO AL VOTO E SITUAZIONE POLITICA EUGUBINA IN PARTICOLARE (ANCORA UNA VOLTA ZERO “TITULI”)

Sicuramente io non sono tra i vincitori delle ultime elezioni regionali. Ho sostenuto convintamente Martina Leonardi e la lista “Insieme per un’altra Umbria Resistente”, ma nonostante la bravura e le qualità della nostra candidata non siamo arrivati oltre lo zero virgola. Non ci aspettavamo risultati straordinari, qualcosa in più magari si, ma era sempre stato chiaro che la polarizzazione di schieramenti sovrapponibili avrebbe schiacciato quelli “fuori dal coro” e antisistema. Con la legge elettorale esistente, con tutti i “poteri” schierati, la partita era truccata in partenza. Sapevamo che era un punto di partenza e non di arrivo. Ora con umiltà e coerenza si dovrà ripartire per ricostruire un fronte comunista, anticapitalista, di sinistra radicale che non c’è. Dipenderà da quello che sapremo fare. Martina, con le sue qualità, può essere un buon riferimento cercando di rimotivare quei 70/80 mila umbri che hanno deciso di disertare le urne negli ultimi 5 anni per le regionali.
Ha vinto la Proietti, meglio lei della Tesei. So che è stata votata da migliaia e migliaia di compagne e compagni con cui ho buone affinità di idee (antifascismo, diritti, antirazzismo). Qui mi fermo perché l’esito del voto pone nodi politici certamente irrisolti e per me preoccupanti. Il “campo largo” in realtà è il campo PD, asso pigliatutto, con le stampelle (“grillini” e AVS) che fanno la parte della foglia d’insalata sotto il filetto. C’è dentro di tutto e di più: Renzi, Calenda, vecchi craxiani e radicali…9 su 12 sono gli eletti del PD. Oggi il PD è il partito più filo Nato, filo guerra, nulla ha fatto e nulla dice sul genocidio di Gaza, coccolato dai poteri economici e finanziari, sostenuto da “giornaloni” e TV. Io tutto questo “rosso” non lo vedo. Sarò felicissimo se mi smentiranno con scelte, atti, comportamenti a partire dal rafforzamento della sanità pubblica (non mi basta contestare Coletto, l’inesistenza, troppo facile), scelte di politiche ambientali a tutela della salute e della qualità della vita, ma in campagna elettorale nulla ho sentito sull’incenerimento presente e futuro e a Gubbio non è argomento secondario.

Alcune considerazioni sul voto eugubino mi portano alla prima pesante notazione. Gubbio non avrà nessun rappresentante in Regione per la seconda volta consecutiva. Già non eravamo stati capaci di esprimere candidature in provincia (anche se questa poco conta, come abbiamo potuto constatare nel decennio passato). Centro destra e “campo largo” hanno dimostrato dilettantismo politico e sprovvedutezza. Cinque candidati nel centro destra su 5 liste diverse. Il Pd che supera il 30% a livello regionale e a Gubbio, con candidature assurde, si ferma al 18. Non brillano AVS (dimezzati i voti rispetto alle Europee) e cinque stelle. L’esperienza civica certamente apprezzabile sul piano del consenso locale (film già visto per le comunali di giugno), si è dimostrata perfettamente inutile sul piano del risultato politico istituzionale. Ora si aprirà la “guerra” per chi si prenderà il PD. Contendenti i piddini rimasti sempre a casa, i LeD senza bussola dopo il fallimento amministrativo, i “civici” che reclameranno spazio. Non so se sarà un bel vedere.
Agli amministratori comunali di centro destra, che non potranno vivere oltre sull’inadeguatezza di chi li ha preceduti, ora verrà a mancare un punto di forza per la vendita della loro immagine: il governo regionale non sarà “amico politico” e si dovrà interloquire con idee, progetti proposte. Non la vedo cosa facile per loro.
In questa lettura locale c’è un dato che accomuna destra, centro sinistra, liberali di sinistra”, civici ed è l’incapacità di letture politiche minimamente sufficienti. In politica, forse più che in altri campi, non si può improvvisare. A Gubbio ha votato il 48%.
Gubbio 20 novembre 2024 Orfeo Goracci