La bellissima inchiesta di Fanpage.it, andata in onda ieri sera a Piazzapulita – LA7 , mostra la realtà di una corruzione la cui esistenza non era difficile da immaginare.
Ormai da molti mesi noi di Alleanza Verdi Sinistra parliamo di un “mercato dei titoli” in relazione a istituti e università telematiche che stanno operando, nel migliore dei casi, per semplificare corsi ed esami e, nel peggiore, addirittura per falsificarli e venderli.
Presenterò già oggi un’interrogazione al Ministro Valditara, ma vogliamo chiarire fin da subito che, se la risposta dello stesso dovesse essere l’annuncio di nuovi controlli, questa sarebbe del tutto insufficiente.
I controlli, infatti, non bastano: servono riforme che ripristinino la centralità dell’istruzione conseguita presso università pubbliche e in presenza. Il sistema pubblico d’istruzione è, infatti, l’unico che per sua natura garantisce che il merito non sia piegato al profitto e che i vincenti non siano sempre coloro che hanno maggiori capacità economiche.
Bisogna fermare il processo degenerativo che sta trasformando l’istruzione e la formazione in un veicolo facile e veloce per l’acquisizione di titoli e CFU a pagamento. Le soluzioni ci sono: gli esami per l’acquisizione di titoli con valore legale devono svolgersi sempre di fronte a commissioni composte da personale pubblico, e le università telematiche devono trasformarsi in fondazioni senza scopo di lucro.
Quest’ultima previsione è contenuta in una nostra proposta di legge, depositata dopo le indagini della magistratura sul mondo delle telematiche, di cui proprio ieri abbiamo chiesto la calendarizzazione in commissione.
Se Valditara vuole dare un senso al “merito” che ha voluto inscrivere nel nome del suo Ministero, ora agisca per difenderlo, cancellando con riforme coraggiose questo osceno mercato dei titoli.
Elisabetta Piccolotti