La Sinistra ci spera, sale nei sondaggi e conquista i giovani

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Elezioni tedesche Heidi Reichinnek e Jan van Aken, i due candidati-cancellieri, hanno rivitalizzato il partito senza rottamare la vecchia guardia

Sebastiano Canetta BERLINO

Aumentano gli iscritti ma cresce pure il consenso elettorale, l’unico che conterà veramente alle urne di domenica prossima. Cinque giorni prima del voto per il rinnovo il Bundestag i principali sondaggi restituiscono la straordinaria performance di Heidi Reichinnek e Jan van Aken, i due candidati-cancellieri della Linke.

La forbice spazia dal 6,5% registrato dallIstituto Insa fino alla clamorosa rilevazione di YouGov dell’altro ieri che ha fissato il boom del partito a quota 9%. In mezzo, il 7% attribuito da Forsa, la fotografia più aggiornata risalente a meno di ventiquattro ore fa.

MERITO DELLA AZZECCATA campagna elettorale incentrata su pace, solidarietà sociale, lavoro e welfare, ma anche e soprattutto dell’inedita capacità della leadership politica della Linke di non farsi trascinare a fondo nel pantano del dibattito anti-migranti. «Sono un falso problema. Tecnicamente la Germania potrebbe accoglierne anche un milione. Le vere priorità per i tedeschi sono altre. Concentrarci su quelle» è il messaggio tutt’altro che in politichese di van Aken.

L’ESATTO OPPOSTO della sinistra sovranista incarnata da Sahra Wagenknecht. Alla vigilia dell’apertura delle urne la sua Alleanza continua a ballare sulla soglia del 5% dei voti imprescindibili per superare il limite di accesso al Parlamento. La rilevazione di ieri mattina ha fatto tremare i polsi alla leader del Bsw: secondo Forsa il suo partito resta inchiodato al 4% e soprattutto sembra non fare alcuna presa sui giovani, al contrario della Linke.

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Secondo il più recente sondaggio di Rtl tra gli elettori della fascia 18-29 anni la Sinistra emerge come la forza politica che nelle ultime settimane è cresciuta di più, fino a conquistare il primo posto in classifica. Orientato a votare Linke domenica prossima è ben il 19% dei giovani: la stessa percentuale dei Verdi (che però perdono presa rispetto al 2021) e più dei fascio-populisti di AfD, capaci comunque di attirare il 17% del consenso. Ultimi la Spd (7%), i liberali (6%) e il fanalino di coda dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (4%) considerata dai giovani, in buona sostanza, come un partito per vecchi nostalgici. A leggere le previsioni, in questa fascia di età la Linke sta attirando il 6% di elettori in più rispetto a quattro anni fa.

INCREDIBILE MA VERO. Appena pochi mesi fa la Sinistra era un partito semi-distrutto a rischio scioglimento. Prima della miracolosa auto-resurrezione aiutata non poco dalla ferma opposizione alla leggi anti-migranti di Friedrich Merz. Tra i video più cliccati su internet in Germania spiccano le devastanti bordate tirate da Heidi Reichinnek al leader Cdu durante l’ultima seduta di fuoco al Bundestag.

«All’improvviso la sinistra è cool» è titolo della Faz sintomatico della sorpresa generale: «Qualche settimana fa un programma di governo elaborato dalla Linke sarebbe suonato irrealistico quanto una lista di cose da fare quando l’umanità conquisterà il sole. Sembrava che il partito fosse davvero sul punto di dissolversi, più che destinato ad avere un ruolo in Parlamento».

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Invece la Linke si è rialzata, e senza rottamare la vecchia guardia. «Operazione capelli d’argento» è lo slogan dell’iniziativa volta a rispedire in prima linea della campagna elettorale le storiche figure del partito, a partire dal fondatore Gregor Gysi, dall’ex segretario Dietmar Bartsch e dal governatore della Turingia, Bodo Ramelow.

È STATO IL PRIMO PASSO per far parlare diversamente di sé i media fino ad allora unicamente focalizzati sulle «insanabili divisioni interne». Risultato: rivitalizzati gli “anziani” mentre si fa largo ai giovani.

«La crescita di consenso è un’autentica cura di ringiovanimento per il nostro partito. Oggi sono soprattutto i giovani a venire da noi perché avvertono che siamo tornati a occuparci dei loro problemi. Ci chiedono di ridurre divario sociale, fermare l’ascesa di AfD e una vera lotta contro il cambiamento climatico. Ma anche che non possiamo accettare due milioni di bambini sull’orlo della povertà in Germania e che i migranti diventino il capro espiatorio dei razzisti» riassumono nella segreteria della Linke.

da il manifesto