UDU, trasporti Umbria: «Approvata la nostra proposta di abbonamento a 60 euro»

Società

Nel corso della seduta della Giunta regionale è stata approvata la storica proposta della Sinistra Universitaria – UDU Perugia sulla mobilità: un abbonamento regionale per i trasporti pubblici locali dell’Umbria, riservato alla popolazione studentesca universitaria, con un costo annuale di 60€.

“Questa decisione concretizza i lavori che come sindacato studentesco abbiamo iniziato diversi anni fa, osservando e accogliendo le critiche e i bisogni di studenti e studentesse” ha affermato Margherita Esposito, Coordinatrice della Sinistra Universitaria – UDU Perugia, “negli anni abbiamo costruito e definito la nostra visione di mobilità, immaginando un servizio pubblico che sapesse raccogliere le vere esigenze del suo tempo e sapesse sostenere la popolazione con strumenti intelligenti e progressisti. Da tempo promuoviamo un percorso nei consessi istituzionali per lanciare le nostre proposte, e finalmente si è raggiunta la realizzazione di uno strumento d’avanguardia. L’abbonamento unico regionale che partirà quest’anno in sperimentazione, vuole abbattere gli ostacoli della popolazione a usufruire dei mezzi pubblici di trasporto, con la volontà di ripensare al territorio regionale non più come un insieme di realtà frammentate e distanti, ma come uno spazio unico interconnesso e accessibile, nel quadro di un servizio che lancia una soluzione potente per le forti criticità ambientali del nostro tempo (in una regione che purtroppo da tempo registra numeri altissimi di auto circolanti, con conseguenze dannose non solo per l’ambiente ma anche per la facilità di circolazione e lo sviluppo del territorio stesso, che si trova costretto da un’ingente massa occupante lo spazio di circolazione). In quest’ottica, la popolazione studentesca universitaria rappresenta una categoria calzante per questa fase di sperimentazione, essendo l’Università di Perugia un polo diffuso che si distribuisce per diversi punti cardine del territorio umbro. Dopo lunghi anni di elaborazione, gli ultimi mesi sono stati decisivi per l’ultima fase di trattativa che ha visto coinvolti enti ed istituzioni del territorio. Ringraziamo l’Università di Perugia che si è subito resa forte promotrice e sostenitrice della proposta, raccogliendo l’interesse e la collaborazione della Regione Umbria.”