I vaccini e gli interessi di pochi

Editoriali

di Nicola Fratoianni – Sono onestamente stupito e deluso da quello che sta accadendo intorno al tema dei #vaccini. La strategia europea è stata completamente sbagliata, senza meccanismi di tutela della #salute pubblica. E ancora oggi il Consiglio europeo che si appresta a prendere decisioni, nei documenti ufficiali non fa alcuna menzione della necessità di sospendere i brevetti. Hanno lasciato i cittadini inginocchiati di fronte ai capricci delle multinazionali, che producono meno vaccini del previsto e giocano con le forniture, mettendo gli Stati gli uni contro gli altri. E così la più importante arma contro i contagi viene usata per scopo privato anzi che per interesse pubblico. Ma è mai possibile che una delle istituzioni più grandi e potenti del mondo, l’Europa appunto, si faccia tenere sotto scacco da quattro multinazionali?Vale lo stesso per buona parte della politica del nostro Paese, dove la consapevolezza del problema ce l’hanno più i cittadini che i politici. Di fronte al disastro cui stiamo assistendo e che sta condizionando la vita di milioni di persone, mi sarei aspettato l’altro giorno in Parlamento una più fattiva collaborazione dalle forze politiche, per chiedere tutte insieme all’Europa di sospendere i brevetti e rendere pubblici i contratti con le case farmaceutiche.Mi sarei aspettato, insomma, che alle dichiarazioni sulle agenzie di stampa seguissero i fatti e che tutti facessimo una battaglia per il Vaccino Bene Comune.E così non è stato, purtroppo. Avrete letto che la proposta di Sinistra Italiana è stata bocciata. Salvo poi far rincorrere comunicati per dire che è importante sospendere i brevetti. Il quadro rimane pessimo come era. E in questo vuoto vengono lanciate le idee più assurde, come quella per cui se hai sufficienti soldi, ti paghi il vaccino e lo fai prima.Una bestialità che trasformerebbe il vaccino in un privilegio per pochi, invece che in un diritto di tutti.Dobbiamo continuare con forza la battaglia sul vaccino pubblico e a disposizione di tutti, perché il tema non si esaurirà purtroppo in pochi mesi. Diventerà cruciale invece per la salute, la sicurezza e il ritorno alla vita.Non fermiamoci.