San Giustino Partecipa, Stefano Veschi è il candidato sindaco per le prossime elezioni comunali: “Al centro del programma persona e comunità”

Politica

Grande successo per l’assemblea pubblica di San Giustino Partecipa che si è tenuta sabato 13 gennaio alle ore 10 presso il CVA di San Giustino.

In una sala gremita di cittadini, il movimento ha restituito il lavoro dei tavoli tematici per condividere con i tanti cittadini che hanno portato il loro contributo alcuni punti programmatici basati su cinque assi fondamentali: persona e comunità, partecipazione, economia e lavoro, territorio e ambiente, digitale e innovazione.

L’iniziativa è stata introdotta dai portavoce del movimento, Sara Marzà e Michele Sensi. Sensi ha sottolineato che “il percorso che abbiamo intrapreso si fonda su valori comuni e per questo ci siamo impegnati per favorire un nuovo progetto politico in cui far prevalere la partecipazione attiva dei cittadini”. “Per noi la politica significa agire nel presente, costruire il futuro – ha proseguito Marzà – , uno strumento a disposizione dei cittadini per migliorare la propria realtà. Servono competenze e sensibilità per costruire insieme un progetto di cittadinanza, per ascoltare, dialogare, fare. Proprio su questi presupposti avanziamo la candidatura a Sindaco di Stefano Veschi”. L’assemblea ha accolto con grande favore la candidatura, frutto di un percorso partecipato e condiviso.

“Sono onorato della proposta – ha dichiarato Veschi nel suo intervento rivolto all’assemblea – , accetto perché, voglio dirlo con chiarezza, mi sento pronto. Mi sento pronto e convinto anche grazie al lavoro tematico e programmatico che San Giustino Partecipa ha svolto negli ultimi mesi e al quale ho cercato di portare il mio contributo. Insieme abbiamo riscoperto la voglia di esserci, di discutere, di immaginare presente e futuro. Abbiamo riscoperto la centralità della persona, idee e valori che partono dall’inclusione e dalla coesione sociale. Nessuno deve restare indietro. Dobbiamo partire da chi è in più difficoltà: giovani e anziani”. Veschi ha poi proseguito sostenendo che “serve però un modo nuovo di interpretare la politica e l’amministrazione. Non è davvero possibile attardarsi su schemi vecchi. Serve una nuova idea di istituzione partecipata in grado di produrre una rappresentanza più larga ed inclusiva, capace di valorizzare le nostre realtà economiche, sociali e culturali. Noi sappiamo come fare e lo sappiamo da subito: sviluppare strumenti di partecipazione diretta e predisporre, in sede regolamentare, un regolamento di partecipazione civica”. 

“Del resto – ha aggiunto Veschi – nel percorso di San Giustino Partecipa abbiamo imparato che dieci teste pensano meglio di una, e cento meglio di dieci. Per questo penso che la convergenza del movimento San Giustino Propone sia un valore aggiunto, così come lo è stato il contributo di singoli, di associazioni, di forze politiche e sociali. Oggi è un giorno importante perché, oltre alla mia candidatura, promuoviamo un nuovo movimento e lo facciamo insieme. Un movimento in cui il protagonismo è di tutte e tutti”. Veschi ha concluso precisando che “siamo di fronte ad una sfida vera, una sfida che parte e che è attraversata da problemi di fondo che non risparmiano nemmeno la nostra comunità. La pandemia ha giocato un ruolo importante, non c’è dubbio, ma a me sembra che la cifra delle relazioni sia oggi rappresentata da una sorta di rassegnazione, dall’attesa che arriveranno tempi migliori. Le povertà si allargano, i lavori sono spesso precari e sottopagati, le aspirazioni dei giovani si infrangono, le persone con esigenze specifiche hanno necessità di nuove risposte.

Manca la fiducia nel presente e si fa strada un atteggiamento sempre più narcotizzato, spaventato, che ci sta portando a rifugiarci sempre più nelle nostre case, da soli. Rassegnati. Sembra quasi che l’unica cosa che conta sia cercare di ritagliarsi un piccolo spazio dove trovare un conforto. Ecco, io penso che il nostro movimento si debba porre questi problemi per cercare di riprendere in mano da subito il nostro presente, di farlo insieme per contrastare la rassegnazione, per reagire ai problemi che non sono solo i problemi del nostro microcosmo, ma sono i problemi di tutte e tutti. Questo è il mio impegno per oggi e per domani”.