Roma – “Uno studio di ben 1000 geologi, oggi afferma che, a causa della crisi climatica, circa il 10-20% dell’attuale biodiversità sarebbe incapace di adattarsi a un clima surriscaldato e quindi saranno a rischio estinzione. Questo si affianca allo studio di Copernicus, il servizio europeo per il cambiamento climatico, che ha certificato che Luglio 2024 è stato il mese più bollente dopo quello del 2023 e che avverte che quest’anno potrà essere il più caldo di sempre. Per questo è inammissibile che il Governo italiano continui ancora a negare gli effetti dei cambiamenti climatici e non ha alcun interesse ad affrontare questa crisi climatica.”
Scrive in una nota il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che spiega:
“Tutto questo nonostante il livello massimo di mucillagine nell’Adriatico , la crescente desertificazione nel sud, la certificata fusione dei ghiacciai e le alluvioni periodiche. Serve che Giorgia Meloni decreti lo stato di emergenza climatica, prima che sia troppo tardi. Ma certo che c’é poca speranza se si affida a personaggi come Alberto Prestininzi, che guida il comitato tecnico sul Ponte sullo Stretto, firmatario insieme a una ventina di professori di un aberrante appello che nega i cambiamenti climatici, contro il 99,99% dei climatologi e gli scienziati dell’IPCC che dimostrano da anni che si sta avvicinando sempre piú il punto-di-non-ritorno: la data oltre la quale qualsiasi provvedimento per abbassare la Co2 che produce il surriscaldamento del Pianeta sará inutile.” Conclude