di Federico Santi – Bisogna assolutamente riaprire la scuole e riuscire a tenerle aperte, i ragazzi erano rinati in questi dieci giorni in presenza.A patto che riusciamo a fare alcune semplici cose:1. Vaccinare il personale scolastico: sembra chiaro che la scuola non sia la responsabile prima della diffusione del virus, ma è altrettanto chiaro che è un ambiente in cui si diffonde; i clusters di questi giorni (anche alle elementari) parlano chiaro. 2. Mettere risorse sui trasporti e sulla vigilanza nei pressi delle aree di assembramento collegate alle scuole.3. Provare a mantenere una sorta di bolla scolastica: i ragazzi non devono andare dai nonni e le famiglie con fruitori e operatori della scuola non si devono permettere di sgarrare: pochi contatti, in sicurezza e legati soprattutto alle combriccole scolastiche dei figli.4. Test rapidi per individuare e isolare positività senza chiudere intere classi ogni volta (altrimenti è solo una chiusura passiva a bassa intensità).”Volli, sempre volli, fortissimamente volli” non è mai stato un bel programma: se veramente individuiamo questa priorità, bisogna lavorarci tutti essendo pronti a grandi privazioni su tutto il resto. Non basta la resistenza “eroica” delle Istituzioni di prossimità, né, tantomeno, il cuore spezzato di mamma e papà.
