Nuovo condono nel “Piano casa” del ministro Salvini. Legambiente: «Ci ripensi»

Ambiente

Ciafani: «L’abusivismo edilizio è la vera emergenza da contrastare, si combatte solo accelerando gli abbattimenti»

[4 Aprile 2024]

Il vicepresidente del Governo Meloni e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha presieduto la riunione svoltasi oggi al dicastero sul “Piano casa”, che propone l’ennesimo condono edilizio.

Mentre Taiwan ha mostrato ieri l’efficacia degli investimenti sull’edilizia antisismica messi in campo nell’ultimo quarto di secolo – il terremoto che si è abbattuto sull’isola è stato 30 volte più potente di quello che ha investito L’Aquila nel 2009, ma i morti sono stati 30 volte meno –, la priorità per il ministro Salvini sono «una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali» nelle case italiane.

Il ministero parla in particolare di difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche; difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi; permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

Nel mentre i dati Istat più aggiornati sull’abusivismo edilizio (2022) mostrano la crescita più forte dal 2004 (+9,1%), con 42,1 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate nel Sud e 36,3 nelle Isole.

«È questa la vera emergenza da contrastare – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – L’annuncio di una nuova pace edilizia per sanare piccole difformità edilizie, invece, rischia solo di alimentare ancor di un più il business del mattone illegale, in un Paese dove purtroppo si fa fatica ad attuare le ordinanze di demolizione degli immobili abusivi. Il ministro Salvini ci ripensi, perché l’abusivismo si combatte solo accelerando gli abbattimenti delle case abusive e dando più ruoli e responsabilità ai prefetti».

Tutto questo però non sta accadendo. Secondo l’ultimo report Abbatti l’abuso di Legambiente, in Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia si fa fatica a demolire: dal 2004 a dicembre 2022 il numero delle demolizioni eseguite è stato solo del 15,3%. Sono 3.430 le ordinanze di abbattimento, con una media di 1 ordinanza ogni 310 cittadini. Il mattone illegale spopola soprattutto nei comuni costieri: osservate speciali anche le isole minori, dove si registra un abuso ogni 12 abitanti.