A Noi Vivi, sulla proposta di Letta

Economia

Oscar Monaco – “La progressività delle imposte sul reddito e di quelle ereditarie allo scopo di fornire entrate allo stato e nel tempo stesso di ridurre le distanze fra ricchi e poveri, resecando più sui redditi altissimi in confronto a quelli alti e via via scemando sui redditi mediocri e minimi … La progressività nelle imposte deve dare allo stato i mezzi per fornire alla collettività i beni comuni della sicurezza sociale e della istruzione; sicché, partendo da possibilità non disuguali, gli uomini siano incitati a crescere il prodotto sociale totale. Il problema sta nello scoprire il punto critico del massimo vantaggio per tutti; e certo la scoperta non ha luogo senza contrasto; ma è contrasto di metodi; non è sopraffazione, non è lotta per la distruzione dell’avversario.”
Luigi Einaudi, Discorso elementare sulle somiglianze e sulle dissomiglianze fra liberalismo e socialismo.

Sulla proposta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta di dotare le giovani generazioni di un’eredità universale, integralmente ripresa dal Forum Disuguaglianze e Diversità di Fabrizio Barca, come sempre accade in Italia, si è acceso il fuoco della polemica da parte dei fanatici del neoliberismo, notoriamente liberali coi soldi degli altri, che alla bisogna tirano fuori lo slogan trito e stantio di voler “mettere la mani nelle tasche degli italiani”.

Ma quanti sarebbero questi italiani e a quanto ammonterebbe questo esborso, i nostri “liberali” prêt-à-porter, evitano accuratamente di dirlo.

Ebbene, si tratterebbe di un aumento progressivo fino a due punti percentuali sulle donazioni superiori ai 500.000 euro, con esenzione al di sotto, che riguarderebbe l’1% più ricco della popolazione, garantendo ai giovani al compimento della maggiore età una dotazione finanziaria di 15.000 euro priva di condizioni e accompagnata da un tutoraggio che parta dalla scuola.
Va detto anche che il tema della progressività della tassazione della ricchezze è attualissimo praticamente su scala globale e che recentemente a Biden, che ha aperto le danze della discussione ha risposto nientemeno la Bundesverband der Deutschen Industrie, la Confindustria tedesca, non esattamente una frazione di estremisti di sinistra, con un articolo sul World Tax Order rilanciandone la necessità e chiedendo all’Europa un impegno preciso e corale.

“Forse provare il desiderio di un mondo migliore del proprio per i propri figli e nipoti significa essere immortale diventare simili agli dei”, pensa Perry Nelson, protagonista del romanzo A Noi Vivi, di Robert Anson Heinlein, scritto negli USA degli anni 30 in pieno New Deal roosveltiano e pubblicato postumo nel 2005, quando conosce il mondo del 2086 nel quale si risveglia dopo essere stato scongelato, dove tutte le donne e gli uomini a partire dalla nascita ricevono un’eredità universale con la quale possono vivere dignitosamente.
Era troppo facile collegare il romanzo e la proposta di Letta e Barca, ma mi faceva piacere regalarvi questa chicca.

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